Medio Evo e A.I.
Intervento del Prof. Avv. Alberto Marcheselli, Presidente della Camera degli Avvocati Tributaristi della Liguria sul tema della “giustizia predittiva” nell’ambito del convengo dal titolo “Il ruolo cardinale dell’associazionismo forense in materia tributaria: uno snodo storico al tempo della crisi” organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Genova.
Medio Evo e A.I.
Il senso di appartenenza e l’associazionismo forense, specie con il coinvolgimento dei giovani colleghi, è eccezionalmente prezioso in questo momento per il diritto tributario.
Non solo perché il diritto tributario, materia anticiclica, è ancora in grado di dare soddisfazioni professionali in tempi di crisi.
Ma anche e soprattutto perché la figura del giurista è di eccezionale importanza proprio in questo momento di crisi economica.
Crisi economica che è stata favorita dal prevalere di visioni economicistiche, dal prevalere di modelli econometrici astratti cui è mancata la assennata cultura della ponderazione tra interessi contrapposti propria della categoria del giurista.
E c’è poi una vera emergenza, propria della materia, rappresentata dai lavori per l’implementazione di una giustizia predittiva in materia tributaria.
Visti i gravi danni che soluzioni informatiche ben più controllabili hanno prodotto in materia tributaria, dove la lettura frettolosa di sentenze associate all’uso del copia e incolla ha creato regimi impositivi giurisprudenziali nuovi, in deroga alla legge (ad es. la tassazione del socio delle piccole società di capitali), desta la massima preoccupazione il sistema PRODIGIT in corso di realizzazione.
Perché?
Perché un tale momento fondativo di razionalizzazione degli oceani della giurisprudenza tributaria non è molto dissimile dal momento della codificazione di Giustiniano.
Operazione che Giustiniano affidò ai maggiori sapienti della sua epoca e in piena trasparenza.
Operazione che quindi richiederebbe oggi:
a) Il più alto tasso di competenza tecnica giuridica;
b) Il più alto grado di trasparenza e democraticità, atteso che si tratta di una fase che completerà il lavoro del giudice e la giustizia è amministrata in nome del popolo.
Deve quindi essere pubblico il modo in cui viene reperito e scelto il materiale decisionale.
Nella giustizia 4.0 non basta il controllo ex post sulla motivazione.
Il progetto PRODIGIT è invece allo stato del tutto oscuro, affidato a tecnici ministeriali e valenti giudici, ma senza trasparenza e senza contraddittorio.
Assente il ceto forense, di cui viene mortificata la valenza costituzionale.
L’Università di Genova, che partecipa con Milano Bocconi, Torino, Pescara Chieti e Napoli all’unico Progetto di ricerca Universitario Nazionale sul tema della Intelligenza artificiale, ha chiesto di conoscere i dati e sistemi per la costruzione dell’ALGORITMO, ma finora senza esito.
È una battaglia di giustizia e civiltà potenzialmente storica, cui si dovrebbe tutti partecipare.
Il diritto tributario è sempre una sentinella: è nato con è nato con lui il costituzionalismo, rischia di nascere con lui il nuovo Medio Evo dei diritti.
Avv. Prof. Alberto Marcheselli
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